Alba, 5 giugno 2017 – Venerdì 23 giugno, Marolo festeggerà 40 anni di attività.
Quattro decadi in cui la distilleria di Alba ha saputo distinguersi per l’alta qualità delle grappe prodotte dalle straordinarie uve delle colline Patrimonio Mondiale dell’Umanità e delle migliori zone vitivinicole d’Italia. Marolo celebrerà le sinergie, le amicizie e i legami instaurati in tanti anni di lavoro a stretto contatto con le istituzioni, il territorio e i produttori di vino locali, di cui ha sempre distillato lo spirito più autentico.

Sulle ali del Martin Pescatore, icona di Marolo, la distilleria di Alba festeggia quattro decadi di attività tra passato presente e futuro della grappa.

Una storia, quella di Marolo, nata nel 1972 sui banchi della Scuola Enologica, quando Paolo Marolo, il fondatore, cominciò ad insegnare Erboristica e Liquoreria recuperando la lezione di Pinot Gallizio. Nel 1977 nacque la distilleria Santa Teresa e, da allora, il suo alambicco a bagnomaria – tecnica di distillazione ancestrale, artigianale e delicata – non ha mai smesso di funzionare.

Paolo Marolo fu uno dei primi distillatori a capire l’importanza della Grappa di Barolo lasciata affinare per anni in fusti; a sperimentare legni e invecchiamenti; a credere, sopra ogni cosa, nel valore delle grappe «monovigna», ovvero grappe ottenute da singole parcelle ubicate all’interno dei più prestigiosi cru delle Langhe e del Roero.


Una tradizione artigianale e di nicchia che ancora oggi distingue la produzione di Marolo ed è portata avanti dal figlio di Paolo, Lorenzo, entrato in azienda nel 2014, oggi più che mai impegnato nella valorizzazione delle grappe autoctone del Piemonte, in particolare quella di Barolo, fresca del riconoscimento europeo di Indicazione Geografica.

UN INNO ALLA GRAPPA DI BAROLO

Sotto le insegne del Martin Pescatore, etichetta creata dall’artista Gianni Gallo e diventata simbolo della distilleria, i festeggiamenti si svolgeranno in due momenti distinti.

Il primo evento, alla scuola Enologica di Alba, sarà destinato agli esperti del settore e vedrà la presentazione, in anteprima, di un nuovo prodotto a firma Marolo. Si tratta della Grappa di Barolo invecchiata 10 anni in single cask da Barolo Chinato. Un’edizione limitatissima, da collezione, finemente imbottigliata, un vero inno alla grappa 100% piemontese, frutto di un lungo lavoro di ricerca e valorizzazione.

«Perché affinare la grappa di Barolo in fusti di distillati stranieri come cherry o whiskey quando abbiamo la tradizione e il know how per radicare questa grappa territorialmente?», racconta Lorenzo Marolo. «È questa la domanda che ci ha spinti a sperimentare importanti invecchiamenti in botti di Barolo Chinato, vino fortificato che noi stessi produciamo. Le grappe ottenute, in un numero limitato di sole duemila bottiglie, sono un inno alla piemontesità della Grappa di Barolo che proprio in questi mesi festeggia il riconoscimento dell’Indicazione Geografica. Una produzione esclusiva, iperselezionata, per chi vuole conoscere una Grappa di Barolo 100% autoctona».

Alla presentazione della nuova grappa, seguirà una verticale di Grappe di Barolo invecchiate 27 anni, da vinacce di diversi millesimi: il 1983, il 1987 e il 1989. La degustazione tecnica sarà a cura di Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori di Brescia, uno dei più importanti centri di analisi sensoriale e organolettica d’Italia.

La festa proseguirà nei locali della distilleria di Marolo, in Corso Canale, dove gli invitati potranno scoprire i metodi artigianali e le esclusive lavorazioni attraverso cui Paolo Marolo e suo figlio Lorenzo danno vita ai loro prodotti.

IL FUTURO DELLA GRAPPA

I 40 anni della distilleria Marolo segnano il lancio di un ambizioso e innovativo progetto. Quello di portare la grappa di Barolo direttamente sul territorio di produzione, attraverso il coinvolgimento del turismo enogastronomico. Marolo svelerà in anteprima i piani e i rendering della prima struttura d’accoglienza dedicata alla Grappa di Barolo e all’invecchiamento dei suoi cru. Un resort progettato dallo studio d’architettura De Abate, celebre per i suoi visionari interventi sul territorio delle Langhe, nel pieno rispetto del paesaggio.

Il boutique hotel, che sorgerà nel centro storico di Barolo e i cui lavori inizieranno a fine anno, vedrà la realizzazione di una piazza interna al paese dove sorgerà una particolare struttura di cristallo. Dalla forma poligonale e sinuosa, sarà costituita di tanti elementi quante sono le Menzioni Geografiche Aggiuntive del Barolo, i cui nomi verranno ivi incisi: un tributo alle colline Patrimonio Mondiale dell’Umanità e ai cru del Re dei vini. Questo suggestivo elemento architettonico valorizzerà la sotterranea cantina di affinamento delle grappe, dove gli ospiti scopriranno come lo spirito del Barolo si eleva sotto sfumature complesse e sempre diverse.

«I festeggiamenti per i nostri 40 anni non celebrano un punto di arrivo», precisa Lorenzo Marolo, «piuttosto l’inizio di una nuova avventura in cui la grappa parlerà a 360 gradi del proprio territorio, attraverso forme finora inedite. Legare la grappa alle proprie radici è sempre stato l’obbiettivo di mio padre e, credo, sarà l’operazione vincente per un futuro in cui le grappe saranno una nicchia rivolta ad un pubblico sempre più esigente, che cercherà qualità e produzioni legate in maniera univoca alla tradizione e alle zone d’origine».

L’AMARO ULRICH

Una territorialità che Marolo rilancia anche nella produzione di liquori. Durante i festeggiamenti sarà possibile degustare l’Amaro Ulrich, uno dei più tipici amari di Torino, che, grazie ad un accordo con la Paladin Pharma, Marolo ha riportato recentemente alla luce. L’Amaro Ulrich è un infuso di 19 erbe e fiori ottenuto secondo la ricetta originale elaborata dal celebre botanico Domenico Ulrich, fondatore, nel 1854, dell’omonima azienda. Riscoperto da Marolo, l’Amaro Ulrich prosegue la lunga tradizione erboristica subalpina, valorizzando i sapori e i profumi delle essenze autoctone come il genepì, la genziana e l’anice.

Marolo. Grappe pregiate invecchiate. Marolo Distilleria Alba. Distilleria Santa Teresa ad Alba: dal 1977, la famiglia Marolo produce grappe da nobili vitigni piemontesi: l’innovazione incontra la tradizione. www.marolo.com

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