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sabato, Ottobre 5, 2024
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TORNA L’ALAMBICCO D’ORO!

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ANAG, l’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti ci avvisa che:

Torna il Premio Alambicco d’Oro, alla sua 38° edizione

Grappe, acquaviti d’uva e Brandy in arrivo da tutta Italia si danno appuntamento al 38° Premio Alambicco d’Oro, il concorso nazionale promosso da Anag, Associazione nazionale assaggiatori grappa e acquaviti. Pronto a valorizzare ancora una volta i distillati di qualità provenienti da zone diverse del Paese, il Premio Alambicco d’Oro 2021 si consolida come manifestazione importante per il settore della distillazione italiana con una formula che, negli anni, si è dimostrata vincente.

La 38esima edizione sarà aperta, ancora una volta, a distillerie e aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” (ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne) e vedrà l’assegnazione di medaglie Best Gold, Gold e Silver e di due premi speciali: quello riservato alla distilleria che otterrà il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie ricevute da prodotti propri e da quelli distillati per conto terzi e “Il vestito della grappa”, riconoscimento destinato alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma da una giuria composta da giornalisti, architetti e operatori esterni al mondo della distillazione. Il Premio Alambicco d’Oro conta sul patrocinio di Camera di Commercio di Asti, AssoDistil, Associazione Donne della Grappa e Istituto Nazionale Grappa.

Le distillerie interessate dovranno far pervenire all’indirizzo mail concorsi@anag.it le schede di adesione entro il 15 marzo 2021 e i campioni di prodotto entro il 31 marzo 2021. Per maggiori informazioni, è possibile scrivere all’indirizzo mail concorsi@anag.it.

GRAPPA & CIOCCOLATO!

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La Grappa ha una personalità talmente forte che preferisce essere solitaria. Riesce a piegarsi ad una compagnia promiscua solo nei cocktail più sofisticati e destinati ai palati super raffinati.

Al contrario, la Grappa si esalta e accetta la “vicinanza” o meglio l’abbinamento con alcuni suoi amici storici: il caffè ed il cioccolato.

Passeggiando per il centro di Milano, in via Marghera, mi sono imbattuto in un negozio dedicato a due  di questi mondi. Un tempio del buono e del bello. Talmente bello da cadere in una crisi acuta della sindrome di Stendhal.

Qui le migliori Grappe aspettano accanto ai migliori Cioccolati. Aspettano che l’ispirazione degli illuminati le facciano incontrare e.. sposare.

Quello degli abbinamenti della Grappa con gli alimenti è un mondo molto poco esplorato ma che può dare enormi soddisfazioni… un mio caro amico, guru nel campo dei profumi e raffinatissimo bon vivant, mi diceva: io, almeno una volta all’anno, pranzo con  caviale e bevo solo vodka come accompagnamento (n.d.r.: fantastico!).

Io, invece, più volte all’anno, degusto pesci affumicati e bevo soltanto una buona Grappa invecchiata (n.d.r.: fantastico!).

Cos’è il genio? Fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione (Cit. Amici Miei 1975)

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L’iniziativa delle Distillerie Giori e Marzadro mi ha fatto subito pensare al genio italiano che si evidenzia nelle cose semplici (una volta fatte).

Praticità e flessibilità unite insieme da gente pratica, strettamente legata al territorio e con lo spirito di non fermarsi mai davanti alle difficoltà.

Leggete questo articolo e quando potete.. bevetevi  una Grappa alla salute di queste due Distillerie.

DISTILLATI IN CUCINA. SI APRE UNA PORTA.. ANZI UN PORTONE !!

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4 RISTORANTI IN MONFERRATO:

I DISTILLATI SPOSANO LA CUCINA DI “MATERIA PRIMA”

Se fino a poco tempo fa l’abbinamento fra l’arte culinaria e i distillati italiani rappresentava una frontiera inesplorata, oggi è una realtà nota al grande pubblico. Merito anche di “4 Ristoranti”, il programma televisivo condotto dallo chef Alessandro Borghese che nella scorsa puntata ha fatto tappa in Monferrato, territorio collinare piemontese noto per vini e buona cucina e, da oggi, anche per l’inedita associazione fra Distillati locali e specialità gastronomiche.

A lanciare sul palcoscenico televisivo gli “arditi abbinamenti” è stato il ristorante “Materia Prima”, una delle quattro strutture selezionate nella puntata “Monferrato”, nato lo scorso anno nella restaurata area della sede di Mazzetti d’Altavilla,   la più antica grapperia del Nord-Ovest, risalente al 1846.

Qui grappe, acquaviti e brandy sono di casa ed incontrano la cucina creando originali e piacevoli accostamenti sensoriali a disposizione dei commensali che desiderano tentare il facoltativo percorso di degustazione. Come si svolge? “Su richiesta è possibile degustare, a fine portata, poche gocce di un distillato 100% piemontese, selezionato in abbinamento con la specialità proposta”, spiega Sanzio Evangelisti, Mastro Distillatore nonché volto di Materia Prima e creatore degli abbinamenti culinari. “L’obiettivo è, per chi ha piacere di intraprendere il percorso di degustazione, quello di fare cultura circa un uso consapevole del Distillato Italiano di bandiera valorizzandone le note aromatiche e – conclude Sanzio Evangelisti – promuovendo un utilizzo estremamente responsabile e attento nel limitare le quantità e nel massimizzare la qualità.”


Assistiti nella descrizione di profumi e aromi dei distillati si possono così apprezzare i ricercati principi di esaltazione o di compensazione sensoriale che ispirano i vari connubi. I weekend fra le colline Unesco del Monferrato si arricchiscono dunque di un’opportunità turistica e gastronomica nuova ma profondamente ancorata alle radici dell’antica arte distillatoria locale.
Qualche esempio? Alcuni sono stati visti dalle centinaia di migliaia di spettatori che hanno seguito la puntata “monferrina” di “4 Ristoranti”: fra questi l’abbinamento fra il maialino cotto nelle profumate vinacce locali, specialità clou di Materia Prima, e la nobile Grappa di Barolo Invecchiata capace di creare una raffinata pulizia del palato, oppure un rivisitato Bonet 7.0, con i profumi floreali della Grappa di Ruchè Invecchiata. Un
distillato, quest’ultimo, che Alessandro Borghese ha assaporato anche sulla cima della storica Torre di avvistamento di Mazzetti d’Altavilla, godendo del suggestivo “skyline” monferrino fatto di vigneti e caratteristici borghi che tanto hanno convinto anche la nota Guida Lonely Planet la quale considera il Piemonte come meta “top” nel 2019 per le visite turistiche.
In questi locali l’autunno (stagione nella quale la puntata di “4 Ristoranti” è stata registrata) ha nel frattempo visto un deciso segno più per i turisti della distillazione: il ristorante Materia Prima di Mazzetti d’Altavilla ha ospitato commensali provenienti da molte aree del pianeta: dall’Australia agli Stati Uniti, dalla Cina all’Argentina.
E, dopo la ribalta televisiva di 4 Ristoranti i menù degustazione di Materia Prima continuano con possibilità di prenotazione per ogni fine settimana (necessaria l’adesione) di pranzi o cene nei locali in cima alla collina di Altavilla Monferrato, in Viale Unità d’Italia 2, con la possibilità di abbinare tour alla Distilleria e Barricaia per poter meglio conoscere il processo produttivo e le metodologie di degustazione, fra esposizioni di fotografie del territorio piemontese e di percorsi visivi dedicati alla miscelazione e tante testimonianze legate alla distillazione.

Premio Nonino 2019

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Istituto Tutela Grappa del Trentino – Mirko Scarabello è il nuovo Presidente!

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Trentino Grappa invecchiata

L’Istituto Tutela Grappa del Trentino al rinnovo
delle cariche del CdA

Grappa del Trentino: Mirko Scarabello (Segnana) è il nuovo presidente

Tra territorio, tutela e promozione del marchio di qualità. Con la nuova giunta presentato anche il programma del futuro che vedrà alla guida dello storico Istituto di Tutela un rinnovato consiglio all’insegna dei giovani distillatori trentini. Bruno Pilzer sarà Vice-presidente.

Un’elezione all’unanimità quella che ha nominato Mirko Scarabello alla presidenza dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.  Classe 1967, trentino doc, percorso di studi all’attuale Fondazione Mach di San Michele all’Adige. Dopo qualche anno di lavoro nel mondo del vino, nel Chianti Classico in Toscana, Mirko Scarabello dagli anni ’90 ha dedicato la sua carriera al mondo della grappa e dal 1998 è prima responsabile di produzione poi direttore tecnico e mastro distillatore della distilleria Segnana, storico marchio della famiglia Lunelli che ha contribuito negli anni a promuovere e internazionalizzare il concetto di grappa di qualità e di grappa trentina in particolare. Consigliere dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino dal 2017, ora ne è alla presidenza. «Un incarico che mi onora, soprattutto perché prendo il testimone da Beppe Bertagnolli, un vero e proprio ambasciatore della grappa del Trentino – spiega il neo presidente Scarabello – cercherò di portare avanti le attività contando su una grande intesa con il consiglio e cercando di essere il più possibile vicino alle esigenze dei nostri distillatori».

Dopo otto mandati di presidenza con Beppe Bertagnolli, si rinnova così in gran parte l’assetto di uno degli istituti di tutela più antichi in Italia per il settore delle bevande. Alla vicepresidenza la conferma di un altro decano della grappa in Trentino, Bruno Pilzer, dell’omonima distilleria in Val di Cembra. Territorio, tutela, qualità, sono solo alcune delle parole chiave che il nuovo presidente dell’Istituto utilizza per parlare del prossimo futuro dell’Istituto. «Ci aspetta subito una grande sfida – commenta Mirko Scarabello – che è quella di creare un protocollo sui controlli dell’Ig Grappa del Trentino, cosa che cominceremo a fare dai primi di giugno discutendone prima in sede di Assodistil poi con confronti sul territorio». Dopo la creazione del marchio europeo infatti, sarà necessario trovare un piano di controlli e soprattutto individuare il futuro certificatore. «Un impegno che rispetto ad altre regioni ci trova già più preparati – continua in proposito il presidente dell’Istituto – anche perché siamo l’unica realtà in Italia che dagli anni Sessanta si è dotata di un disciplinare più rigido e territoriale».

Dalla promozione alla tutela, le prossime sfide dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino. «E’ la nostra fortuna produrre in una terra come quella del Trentino – dice il nuovo presidente Mirko Scarabello – noi siamo partiti dalle nostre piccole distillerie per farci conoscere in tutto il mondo e abbiamo capito che è il Trentino che il consumatore cerca e trova nei nostri prodotti; il 70 per cento delle nostre terre è rappresentato da montagne, è anche grazie al nostro lavoro che riusciamo a sostenere questo ambiente così unico per clima, conformazione, paesaggio ed è la stessa unicità che dà valore alle nostre grappe». A questo proposito il consiglio lavorerà molto sulle sinergie con altri partner trentini e non solo. «Dovremo puntare sul gioco di squadra cercando di unire le forze con altre realtà del territorio trentino, ma non solo – continua il presidente Scarabello – per farlo abbiamo bisogno di cominciare un percorso che guardi ai nuovi consumatori, pur puntando sul valore aggiunto che abbiamo e che troviamo nella tradizione del nostro prodotto». Tra le azioni in programma anche il potenziamento della comunicazione e dell’immagine del marchio del Tridente attraverso gli strumenti tradizionali, ma soprattutto utilizzando il linguaggio dei nuovi sistemi di comunicazione, a partire dai social network. «Un modo per cominciare a raccontare un prodotto storico con mezzi innovativi», sottolinea Mirko Scarabello.
Come detto Vicepresidente dell’Istituto sarà ancora Bruno Pilzer (distilleria Pilzer), mentre gli altri consiglieri sono Luigi Cappelletti (Antica Erboristeria Dr. Cappelletti), Alessandro Marzadro (Marzadro), Carlo Pezzi (distilleria Pezzi), Giuliano Pisoni (distilleria Pisoni), Bernardino Poli (Casimiro), Rudy Zeni (distilleria Zeni).

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino  è nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 24 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (30% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 45%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.

 

Trento, 30 maggio 2018 C.s. 05

Cantine aperte. Si fa avanti Mazzetti d’Altavilla

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CANTINE APERTE: UN DISTILLATO DI EVENTI
 
Sabato 26 e Domenica 27 Maggio in scena le nuove frontiere dell’abbinamento fra distillati e food, con mostre e la scoperta degli spirits km0 piemontesi
Scoprire un inedito abbinamento fra Grappa e Pistacchio di Bronte, ammirare il recupero creativo delle doghe delle barriques, conoscere eleganti miscele di caffè ed ancora ammirare lavori in pietra da cantone, fantasiose opere di pittura, testare gli incontri sensoriali fra sigari e distillati. Il tutto nella cornice del Monferrato Unesco, con un Parco Storico pronto ad accogliere anche l’area relax fra specialità di street food km 0 e birre artigianali.

Sabato 26 e domenica 27 maggio Mazzetti d’Altavilla la più storica Distilleria del Nord-Ovest aderisce a “Cantine Aperte 2018”, il format promosso dal Movimento Turismo del Vino Piemonte, e ospiterà una due giorni di celebrazione del Distillato 100% piemontese, che sta vivendo un momento di vivace riscoperta e valorizzazione con un pubblico sempre più vario che si affaccia alla tradizione, con gli occhi del presente.

Le due giornate saranno da vivere in cima alla collina di Altavilla Monferrato con un programma denso di appuntamenti del tutto originali e arditi.

Si comincerà sabato 26 maggio (apertura dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30) con le speciali Colazioni nella nuova Caffetteria di Casa Mazzetti e la possibilità di prenotare visite guidate gratuite agli impianti e di effettuare degustazioni degli spirits dell’ultrasecolare azienda come i distillati ma anche liquori, frutta al liquore, zuccherini spiritosi e le tante “declinazioni di grappa”. Durante la giornata si potranno liberamente visitare la Cappella Votiva “la Rotonda” risalente al 1808, la mostra “170 Anni di Grappa”, l’esposizione fotografica “Il Piemonte nello Spirito” e prendere parte alla Cena “Cantine Aperte”, dalle ore 20 presso l’area di ristorazione di “Materia Prima” dove si potranno conoscere nuovi sapori ed arditi abbinamenti (su prenotazione).

Domenica 27 maggio la sede resterà aperta fra le ore 10 e le 18.30: torneranno le golose Colazioni di Casa Mazzetti con la novità della possibilità, durante tutta la giornata, di gustare caffè, proposti da Caffè Alberici di Alessandria, ottenuti da “Alberici Rock” (miscela composta da sei tra le migliori origini di caffè selezionate dalla Cafemoka con aromi fruttati di pompelmo, ananas e arancia) e da “Fanciot” (con note speziate del Guatemala SHB, sentori di cioccolato del più pregiato Nicaragua fino ai sentori floreali del Sidamo Etiopia). Oltre alla possibilità di degustazioni libere e tour emozionali gratuiti all’azienda (a intervalli regolari) e di ammirare tutte le esposizioni già visitabili il sabato, il pubblico di Cantine Aperte potrà compiere un viaggio nell’arte creativa e pittorica, anch’essa km 0: nel Parco Storico troveranno spazio i lavori nella locale pietra da cantone proposti da Gianmaria Sabatini de L’Antica Edilizia di Olivola, le “Botti di fantasia”, create da Pietro Bonaudi di Viarigi attraverso il riuso artistico delle doghe delle barriques e i capolavori pittorici dell’artista casalese Paolo Novelli raccolti nell’esposizione “La Libertà di Sognare”, un percorso artistico onirico interpretando Frida Kahlo, Alice nel paese delle meraviglie e inventando universi lontani.

Anche il gusto sarà indiscusso protagonista della giornata: ospite della distilleria, in un’azzeccata alleanza siciliano-piemontese, sarà il Pistacchio Verde di Bronte DOP a cura di Gemma Verde, che verrà abbinato ad alcuni specifici distillati piemontesi. Tornerà anche l’atteso e studiato abbinamento gratuito fra i sigari italiani e i distillati invecchiati di Mazzetti d’Altavilla, proposti dal Club dell’ADT.

E per gli amanti delle tipicità vi sarà il pranzo “Cantine Aperte” (con piatti di stagione e la possibilità di incontri sensoriali con distillati, su prenotazione) e, nel Parco, l’area relax verrà affiancata dalla postazione dell’Agrimacelleria Fratelli Micco di Moncalvo che porteranno uno street food locale con distribuzione di panini monferrini, carni monferrine e il ghiotto panino col il bollito piemontese con vini locali. Altro ospite sarà il Birrificio CANEDIGUERRA di Alessandria con le sue fresche produzioni artigianali.

Durante la giornata di domenica 27 maggio sarà a disposizione anche la navetta gratuita che collegherà regolarmente (fra le ore 11 e le 17.30) Mazzetti d’Altavilla e la cantina vinicola Tenuta Montemagno, situata nelle immediate vicinanze, per poter ampliare le opportunità di visita del pubblico in Monferrato.

“L’invito – affermano Chiara, Silvia ed Elisa Belvedere Mazzetti, le Mazzetti sisters della settima generazione della famiglia di Distillatori dal 1846 – è a degustare un autentico distillato di eventi, approfittando di due giornate che hanno come ingredienti principali il relax, la convivialità, la cultura e il piacere della scoperta di tante tipicità, proposte attraverso originali accostamenti allo scopo di protendere l’arte della distillazione e il Monferrato verso un futuro carico di consapevolezza e attrazione.”

 

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